Cause e cura del disturbo ossessivo-compulsivo
Il disturbo ossessivo compulsivo è uno dei problemi psicologici più diffusi e ci sono certamente migliaia di persone che ne soffrono in silenzio. Il disturbo ossessivo compulsivo come lascia intendere è quindi caratterizzato da ossessioni e compulsioni. Almeno l’80% delle persone affette da DOC ha sia ossessioni che compulsioni, mentre in meno del 20% si riscontra soltanto una delle due manifestazioni.
Quali sono le cause?
Cause neurobiologiche: secondo alcune ipotesi, i lobi orbito-frontali sarebbero responsabili della valutazione delle conseguenze dei comportamenti che mettiamo in atto e della regolazione dei circuiti emozionali. Quindi, quando vi è un eccessiva attività di tale area della corteccia cerebrale (iper-frontalità), innesca un costante ed eccessivo allarme anche di fronte a piccoli e spesso insignificanti segnali.
Cause psicologiche: chi soffre di disturbo ossessivo compulsivo cerca di difendersi da pensieri inaccettabili e dal timore di danneggiare gli altri o l’eccessiva importanza attribuita ai pensieri.
Altre ipotesi si soffermano anche sull’eccessivo senso di responsabilità, eccessiva importanza attribuita ai pensieri, e la sovrastima della possibilità di controllare i propri pensieri e la sovrastima della pericolosità dell’ansia.
Spesso le persone affette da disturbo ossessivo compulsivo tendono ad interpretare lo stato confusionale che l’ansia può indurre come segno di un imminente perdita di controllo o di essere sul punto di impazzire. Essi ritengono che il malessere fisiologico ad essa correlato aumenti all’infinito o rimanga stabile nel tempo al punto da diventare intollerabile o dannoso per l’organismo
Come si cura?
La psicoterapia cognitivo-comportamentale costituisce il trattamento psicoterapeutico di elezione per la cura dei disturbi ossessivi.
Essa, come dice il nome, è costituita da due tipi di psicoterapia che si integrano a vicenda: la psicoterapia comportamentale e la psicoterapia cognitiva.
Gli interventi comportamentali
La tecnica più usata all’interno dell’approccio comportamentale alla cura del disturbo ossessivo compulsivo è l’esposizione e prevenzione della risposta. Essa ha mostrato i più elevati livelli di efficacia.
L’esposizione allo stimolo ansiogeno si basa sul fatto che l’ansia e il disgusto tendono a diminuire spontaneamente dopo un lungo contatto con lo stimolo stesso.
Così, le persone con l’ossessione per i germi possono essere invitate a stare in contatto con oggetti “contenenti germi” (esempio, prendere in mano dei soldi) finché l’ansia non è scomparsa. La ripetizione dell’esposizione, che deve essere condotta in modo estremamente graduale e tollerabile per il paziente, consente la diminuzione dell’ansia fino alla sua completa estinzione.
Perché la tecnica dell’esposizione sia più efficace per la cura del disturbo ossessivo compulsivo è necessario che sia affiancata alla tecnica di prevenzione della risposta. Vengono sospesi, o inizialmente almeno rimandati, gli abituali comportamenti ritualistici che seguono alla comparsa dell’ossessione.
Riprendendo l’esempio precedente, la persona con sintomi ossessivi legati ai germi viene esposta allo stimolo ansiogeno e viene invitata a sforzarsi di non mettere in atto il suo rituale di lavaggio, aspettando che l’ansia svanisca spontaneamente.
Si segue insomma il principio “guarda la paura in faccia e cesserà di turbarti”.
Gli interventi cognitivi
La psicoterapia cognitiva mira alla cura del DOC attraverso la modificazione di alcuni processi di pensiero automatici e disfunzionali. In particolare, agisce sull’eccessivo senso di responsabilità, sull’eccessiva importanza attribuita ai pensieri, sulla sovrastima della possibilità di controllare i propri pensieri e sulla sovrastima della pericolosità dell’ansia, che costituiscono le principali distorsioni cognitive dei pazienti con DOC.
Le mie competenze
Laureata con lode in Psicologia dei processi cognitivi
Riabilitazione psichiatrica
Training Intensivo DBT
Titolo di Psicoterapeuta Cognitivo – Comportamentale
Skills training
Titolo di terapeuta EMDR
Master biennale in Psicodiagnostica
Volontaria all'UOSD DCA dell’ASL Roma1
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